Schiva e non facile da osservare poiché prevalentemente notturna, la faina frequenta assiduamente il bosco della collina. Non disdegna tuttavia predare le proprie vittime anche per il resto del terreno.
Al crepuscolo sbucano fuori quasi dal nulla per predare insetti con il loro “magico” potere di vedere pur da “ciechi”. I cieli delle serate estive si affollano spesso di questo indicatore biologico e micidiale cacciatore di insetti.
Molto più piccolo del ratto, questo minuscolo mammifero velocemente sguscia tra l’erba e le siepi. Anche lui spesso vittima di numerosi predatori, costituisce nel suo piccolo un pilastro per l’ecosistema dei Quattro Ettari.
Si arrampicano un po’ dappertutto, quasi credendosi scoiattoli. I ratti sono numerosi nei Quattro Ettari e dimostrano spesso grande intelligenza. Tuttavia devono sempre mantenersi desti per sfuggire ai vari predatori.
La sera si sentono spesso fruscii. Il riccio è una delle origini di tali rumori. Vaga dalla zona piana a “la vasca” passando da stagno, rovi e bosco sino al giardino della abitazione. Il riccio sembra docile e mansueto ma serpenti anfibi e piccoli mammiferi hanno di che temere perché quando vuole il riccio è un eccellente predatore.