Uccelli - Quattro Ettari | Sito Ufficiale

Rondine rossiccia

Bellissima cugina della rondine la si vede durante la migrazione in primavera. Un canto melodioso e diverso dalla rondine la rende subito identificabile anche acusticamente.

Averla Capirossa

Anche la bellissima Averla capirossa in primavera si ferma nel terreno per cacciare, soprattutto da un vecchio albero abbattuto da un fulmine e lasciato intatto nel rispetto dei naturali ritmi biologici della natura.

Airone Bianco Maggiore

Il candido e grande airone bianco maggiore sorvola i Quattro Ettari. Inconfondibilmente elegante

Berta minore

Spesso in compagnia delle sorellastre maggiori, le berte minori sono facilmente visibili in primavera durante la migrazione. Ovviamente guardando il bellissimo Mar Ionio dalla zona affacciata su questa distesa cristallina di acqua salata.

Piviere dorato

Dalla tundra artica ai Quattro Ettari: i pivieri dorati danno un tocco di selvaggio nord.

Averla Piccola

Come l’Averla capirossa, anche l’Averla piccola frequenta nelle migrazioni i Quattro Ettari. Le zone che predilige sono io canneto e l’area umida ricca di rovi.

Cannareccione

Un verso particolare il suo, che lo fa sentire subito quando durante la migrazione di ritorno si sofferma tra cespugli arbusti e rovi dei Quattro Ettari.

Pettirosso

Piccolo è inconfondibile grazie al suo petto rosso, con il suo “tip” da il via alla stagione autunnale per poter poi essere osservato sino all’inizio della primavera meteorologica.

Codibugnolo

Piccolo e tenero è stato visto solo in un’occasione durante la migrazione primaverile con la sua lunga coda. Si aspettano però altri incontri con questo piccoletto.

Ciuffolotto

Dalla call probabilmente si è persino trattato della ssp trombettiere, che rappresenterebbe il primo avvistamento quantomeno dal 2009 nell’Italia peninsulare al di sotto di Torno. Anche in caso di specie Ciuffolotto comune, questo sarebbe il primo avvistamento dal 2018 in Puglia (a Novembre 2023 una dozzina gli avvistamenti in Puglia dal 2009) e comunque l’avvistamento più a sud-est nell’italia meridionale dal 2009.

Usignolo di fiume

Il “tenore lirico” dei Quattro Ettari è presente tutto l’anno grazie alla zona umida. Vederlo difficile ma non sentirlo quando canta… impossibile.

Sterpazzolina

Piccolo silvide che si osserva in numero maggiore in migrazione autunnale, ama frequentare siepi rovi e cespugli di tutto il terreno.

Cornacchia Grigia

Il più grande corvide dei Quattro Ettari lo si osserva volare a volte prepotentemente e altre… in fuga cacciato proprio dalle cugine gazze.

Fanello

Sempre presente ma in leggero calo demografico, questo passeriforme, che vede il maschio davvero bello per il suo petto rossastro va monitorato e tutelato come non mai.

Beccaccia

Dalle fitte selve al boschetto dei Quattro Ettari. La beccaccia arriva in inverno. È molto schifa ma la si può osservare soprattutto al tramonto e all’alba in volo, sempre che non si involi accidentalmente camminando per il terreno o il boschetto. Sì perché spesso possiamo passare a una manciata di metri da lei senza accorgercene.

Corvo Imperiale

Il più grande dei corvidi, seppur raramente, passa sopra i Quattro Ettari!

Falco di palude

Altro feroce rapace che si può osservare durante le migrazioni in volo da e verso il mare che lo separa dall’Africa, continente dove in molti di questi uccelli svernano. Volo maestoso e sguardo sempre desto, al suo passaggio cala il terrore per tutti i piccoli abitanti del terreno.

Barbagianni

Non manca nemmeno il Barbagianni nei Quattro Ettari: il silenziosissimo e letale “fantasma notturno” dal candido piumaggio del petto e sotto ali.

Civetta

Occhi gialli grandi ed espressivi rendono la civetta uni degli esemplari di animali più belli da osservare. La civetta peraltro aiuta a farsi ammirare perché visibile anche con la luce di alba e tramonto.

Poiana

La piccola aquila dei Quattro Ettari. Visibile prevalentemente in autunno e inverno ma comunque un po’tutto l’anno vola spesso maestosa sul terreno, soprattutto quando non litiga con gazze e gheppi.

Passera D’Italia

Grande rappresentante del terreno è presente tutto l’anno anche in gruppi mentre emette il “cip” più famoso che ci sia. Grande cacciatrice di cicale.

Lui Verde

Cugino africano del Luí piccolo lo si osserva per la pineta e gli alberi del boschetto della collina solo durante la migrazione autunnale.

Piro Piro

Sguardo verso il mare. Pronti, partenza… via! I piro piro si possono vedere volare all’improvviso durante le migrazioni lungo la costa dalla area che giunge sin quasi al mare.

Airone rosso

Cugino del cenerino dal colore “rossastro” sul petto picchettato può essere notato durante la migrazione primaverile volare maestoso sul terreno.

Airone cenerino

Elegante e imponente, questo ardeide, soprattutto durante le migrazioni sorvola i Quattro Ettari, con un occhio particolare alla zona umida.

Beccapesci

Uno dei più affascinanti tuffatori che si possono osservare dai Quattro Ettari. Questa sterna elegante e grande può essere osservata durante autunno e inverno. Occhio al mare, ancora una volta.

Volpoche

Queste grandi anatre, durante la migrazione primaverile sono visibili dalla parte piana del terreno, verso il mare.

Colombaccio

Il più grande dei columbidi è presente anche nei Quattro Ettari. Nidificante sui pini è anche un grande frequentatore dello stagno.

Tortora Selvatica

Non solo la tortora dal collare. Per completare i columbidi, la sempre più rara tortora selvatica (stato conservazione vulnerabile).

Passera Mattugia

Cugina della passera d’Italia, svolazza un po’ ovunque anche in compagnia della “cugina”.

Canapino maggiore

Canta con una voce quasi “nasale” e caratteristica. Non ama farsi vedere ma quando lo fa in primavera e fine estate durante la migrazione rende ben evidente il suo bel giallo del petto.

Gabbiano Corso

Il più raro dei gabbiani europei passa dai Quattro Ettari. Un privilegio immenso poterlo osservare, ovviamente guardando verso lo Ionio.

Beccamoschino

Il suo “cip” echeggia in primavera ed estate ovunque per il terreno. Immancabile la presenza di questo piccolo grande cantante.

Beccafico

Visibile solo in migrazione autunnale, il beccafico, come suggerisce il nome ama sostare e nutrirsi sugli alberi di fico del terreno. Insieme al pigliamosche è tra i primi e gli ultimi migratori a farsi osservare per il terreno.

Topino

No, non un piccolo topi con le ali, ma un piccolo cugino di rondini e balestrucci che si osserva nei Quattro Ettari solo durante la migrazione di ritorno anche in gruppi numerosi.

Fenicotteri

Non hanno bisogno di presentazioni. Durante le migrazioni, sono visibili al meglio dalla parte antistante il mare. I Quattro Ettari non sono difatti lontani da una nota zona umida protetta e beneficiano di questa vicinanza che, sommata a quella ulteriore al mare, li rendono un tratto molto interessante per le migrazioni nonché pee godere di osservazioni affascinanti e romantiche come queste.

Cutrettola

Numerose arrivano in autunno, verso la fine del passo migratorio per sostare e fare roost al sicuro nel canneto. Quando volano sembrano formare un’unica nuvola gialla.

Ballerina Bianca

Piccolo passeriforme visibile abbastanza frequentemente per il terreno. Ana camminare per l’ampia distesa adiacente il mare e sostare vicino alla zona umida.

Gruccione

Simbolo dei Quattro Ettari. Coloratissimo, dal verso inconfondibile. Visibile solo durante la migrazione, in particolare in migrazione di andata, capita che a centinaia possono essere osservati posati a caccia di insetti sui fili al confine del terreno, vicino allo stagno o ancora in volo, come dei dipinti viventi. Lo spettacolo più emozionante è dato da loro.

Merlo

Impossibile non conoscere questo stretto cugino del tordo. Maschio assolutamente inconfondibile per il suo colore nero e il giallo becco. Anche i merli visitano i Quattro Ettari in autunno e inverno facendosi osservare un po’ ovunque.

Lui Piccolo

Lo si può definire il cugino autunnale/invernale del luí verde. Non sta mai fermo tra gli alberi della pineta e del boschetto, ma con un po’di pazienza si può ammirare questo piccolo folletto.

Scricciolo

Piccolissimo frequentatore autunnale e invernale, si muove agilmente tra rovi e cespugli facendo capolino di tanto in tanto.

Assiolo

Il suo “chiu” notturno rende inconfondibili le serate estive. È durante la primavera che giunge nei Quattro Ettari dall’Africa per trattenersi sino alla fine dell’estate.

Cinciarella

Piccolo passeriforme che fa delle mirabolanti acrobazie per gli alberi del terreno. Vederla a testa in giù mentre mangia e sfida la gravità è uno spettacolo incredibile!

Sula

Per osservare questo grande uccello, visibile in inverno dal “grande nord” occorre guardare ovviamente il mare. Non distinguerla è impossibile, e non tanto per le dimensioni quanto per gli spettacolari tuffi che è in grado di compiere. Occhi puntati sullo Ionio quindi!

Cormorano

Grande volatile che visita in autunno e inverno la costa adiacente ai Quattro Ettari. Compie anche lui incredibili tuffi!

Albanella Pallida

Oltre all’Albanella reale, la molto rara Albanella pallida, con il suo volo elegante, è visibile nei Quattro Ettari durante la migrazione. Nello scatto un giovane esemplare in primavera. Insieme al Pettazzurro, certamente l’uccello più raro visibile nei Quattro Ettari.

Fagiano

Si invola solo se spaventato. Questo uccello ha però compreso che nei Quattro Ettari può sempre trovare rifugio sicuro, almeno dall’essere umano. Visibile un po’ in tutto il terreno.

Upupa

Impossibile non riconoscere questo bellissimo migratore Africano dalla bellissima cresta. Lo si osserva durante la migrazione primaverile e autunnale per tutto il terreno, con numero maggiore di esemplari in transito in quella primaverile.

Sterpazzola

Insieme alle sterpazzoline, anche la sterpazzola visita, soprattutto in migrazione autunnale i Quattro Ettari, amando sfruttare come luogo di caccia e riparo i numerosi cespugli.

Gabbiano reale

Grande. Imponente. Aggressivo. Questo elegante navigatore di cieli e mari si fa ammirare tutto l’anno per il terreno, ovviamente grazie alla vicinanza al mare.

Capinera

Piccolo passeriforme, è visibile in grande quantità soprattutto in autunno. In estate invece col suo canto melodioso rende incredibilmente rilassante il suo ascolto.

Martin Pescatore

Ovviamente questo piccolo bellissimo e coloratissimo uccello non poteva che frequentare la zona umida, caratterizzata dallo stagno ed il ruscello, i canali di scolo e un’ampia zona allagata. Un’area piena zeppa di insetti e libellule che ovviamente non disdegna per nulla il piccolo pennuto!

Falco della regina

Slanciato ed elegante, questo falco lo si può ammirare quando giunge dal mare in migrazione primaverile. Volo rapido e veloce verso i luoghi di riproduzione per lui!

Falco Pellegrino

Il più veloce uccello al mondo, seppur solo durante la migrazione autunnale, non poteva non farsi ammirare anche sui Quattro Ettari.

Gabbiano Comune

I gabbiani comuni, anche loro icone del mare. Giungono in autunno e inverno soprattutto dai laghi dell’entroterra europeo. Spesso per vederli non occorre nemmeno rivolgersi verso il mare.

Pavoncella

Dal Nord, merito anche la vicinanza ad una importante zona umida, è possibile osservare durante il tardo autunno ed inverno, anche le elegantissime Pavoncelle.

Rigogolo

Splendido migratore africano che in primavera e autunno si può vedere anche posato sui pini in sosta dalla migrazione. Canto melodioso e colori bellissimi (su tutto il giallo e il nero dei maschi) lo rendono uno degli animali più belli dei Quattro Ettari.

Falco Pecchiaiolo

Elegante rapace che si nutre soprattutto di larve di vespe calabroni e api e non disdegna neanche il miele! Lo si osserva durante la migrazione primaverile (verso fine aprile/maggio) e a settembre in migrazione di andata.

Rondone Comune

Fascinoso come pochi. Padrone dell’aria. Lo si osserva… ovviamente in volo in primavera ed estate sino ai primi di agosto anche in gruppi numerosi.

Piccione

Presenza fissa nei Quattro Ettari i piccioni sono soliti anche riprodursi nel terreno. Spesso volano in numerosi sopra il terreno.

Rondone Pallido

Similissimo al comune il pallido, dai colori più tenui, pallidi per l’appunto in volo lo si distingue soprattutto perché, diversamente dal comune, lo si osserva anche sino a settembre inoltrato. Un rondone visto dalla fine di agosto in poi è quasi certamente un pallido.

Cappellaccia

Presente tutto l’anno, questo parente strettissimo dell’allodola è caratteristico da ascoltare nelle afose giornate estive

Stiaccino

Similissimo al saltimpalo, lo si può vedere solo durante la migrazione primaverile a caccia soprattutto posato su piccoli arbusti sopraelevati nella zona “la vasca” e nel campo piano adiacente il mare.

Gabbiano reale pontico

Simile al fratellastro reale, anche questi elegante uccello sorvola i Quattro Ettari in inverno quando giunge da altri areali che possono comprendere persino l’Asia Centrale.

Grillaio

Questo piccolo falco migratore è visibile durante le migrazioni. Da non confondere con il similissimo gheppio. Tra le differenze le unghie gialle nel grillaio, il diverso rapporto tra p9/p10 e la vocalizzazione differente

Usignolo

Oltre l’Usignolo di fiume, presente tutto l’anno, durante la primavera l’Usignolo irradia i Quattro Ettari con le sue sinfonie.

Pispola

Similissima al prispolone si può osservare soprattutto nel mese di ottobre in volo e talvolta posata.

Prispolone

Migratore visibile verso la fine dell’estate, ama nutrirsi sul suolo e posarsi tra alberi e cespugli del terreno ondeggiando la coda in un atteggiamento particolarissimo.

Gabbiano Corallino

Simile al gabbiano comune ma, tra le varie differenze, presenta le ali completamente bianche. Visita i Quattro Ettari, come il cugino comune, dall’autunno alla primavera.

Fischione

Spesso visibili con i cugini codoni, anche queste anatre sono osservabili guardando il mare, che riserva sempre sorprese.

Passero solitario

Solitario, come vuole il suo nome, zompetta spesso su e giù per il tetto della abitazione, soprattutto in autunno e inverno.

Pittima reale

La zona umida attrae spesso molti migratori come questa probabile pittima reale (salvo che non si tratti di croccolone), involatosi durante la migrazione primaverile.

Lucherino

Dal grande nord arriva in autunno. Melodioso e colorato pare quasi voler ricordare che comunque anche l’inverno riserba colori.

Luì Bianco

Piccolo, Verde, Grosso e… ovviamente non poteva mancare il Luí bianco. Caratterizzato dal dorso grigiastro e addome estremamente bianco, questo Luí è davvero il più particolare di tutti.

Fringuello

I maschi sono davvero belli e colorati. È visibile anche in gruppi numerosi durante l’autunno e alla fine dell’inverno. Qualcuno decide di svernare proprio nel terreno con il suo cinguettio melodioso.

Torcicollo

Picchio migratore? Presente nei Quattro Ettari durante la migrazione autunnale. Non solo: un esemplare si è trattenuto nel 2021 sin quasi all’inverno.

Gazza

Intelligenti e spavalde, le gazze fanno da vere e proprie padrone dei Quattro Ettari, come una gang sanno farsi rispettare molto bene facendo loro il motto “l’unione fa la forza”.

Passera Scopaiola

Durante tutto il mese di Ottobre l’incontro con questo piccolo passeriforme è quasi una tradizione. Ama passeggiare nel campetto adiacente la abitazione. Schiva, si può osservare soprattutto alle prime e alle ultime luci del giorno.

Balia dal Collare

Sorellastra della balia nera ma distinguibile nei maschi adulti soprattutto dal “collare” bianco che avvolge il collo. La si osserva sia in migrazione primaverile che autunnale tra i cespugli del terreno e gli alberi più bassi.

Gheppio

Immancabile nei Quattro Ettari. Tika, la femmina inanellata con anello Ispra presente dal 2019 è e sarà sempre la Regina dei Quattro Ettari. Questo piccolo falco è subito distinguibile mentre resta immobile in volo in hovering nella posizione del c.d. “Spirito Santo”.

Bigiarella

Piccolo Silvide non facile da osservare nell’Italia meridionale, durante le migrazioni. Piu comune invece in tutt’altro ambiente, ovvero sulle Alpi. Fortunatamente è però visibile nei Quattro Ettari, a conferma della straordinarietà del luogo.

Cardellino

Piccolo e colorato visitatore del terreno, frequenta soprattutto pineta, stagno e bosco della collina con il suo bellissimo muso rosso e le vistose barre alari gialle si nota subito.

Berta Maggiore

Migrazione primaverile. Tante, tantissime le berte maggiori che guardando il mare dalla zona piana possono essere ammirate durante il loro viaggio.

Codirosso Spazzacamino

Quando lo si vede, soprattutto sul tetto della abitazione vuol dire che ci si trova davvero nel bel mezzo dell’autunno. Con il corpo grigio (molto più scuro nei maschi) e la rossa coda, lo “spazzacamino” è una delle icone autunnali e invernali dei quattro ettari. La sua presenza vicino al camino diventa emblematica del cadere delle foglie.

Aquila Minore

Sì, un’Aquila. In autunno, con un po’di fortuna, è possibile osservare anche questo bellissimo predatore sorvolare i Quattro Ettari. In foto un individuo in fase chiara.

Gufo Comune

Il principale predatore alato notturno ama dormire nascosto tra i pini o gli albero della collina. La notte invece silenziosissimo preda piccoli mammiferi, uccelli e grossi insetti per poi fare il bagno nello stagno.

Codirosso

Parente dello “spazzacamino”, il Codirosso frequenta i Quattro Ettari durante la migrazione autunnale, soffermandosi per cacciare insetti e prendere energie prima della ripartenza.

Ballerina Gialla

Non solo “la bianca” nei Quattro Ettari. L’elegante Ballerina gialla frequenta esclusivamente la zona umida di stagno e ruscello. Al ruscello, in particolare (trattasi di specie tipica di torrenti e ruscelli) predilige la parte più alta, vicino alla fonte, nella quale vi sono vari ciottoli e sassi con acqua a scorrimento più veloce.

Luí Grosso

Il terzo e meno comune dei Luí ha frequentato il terreno almeno in un’occasione, ovviamente durante la migrazione.

LODOLAIO

Insieme al Falco della Regina ed al Falco pellegrino, il Lodolaio è tra i falconi (escludiamo Gheppio e Grillaio, piccoli falchi) la terza specie osservabile nei Quattro Ettari. Veloce, elegante ed armonioso

Albanella Minore

I Quattro Ettari, fortunatamente, vedono transitare tutte le Albanelle visibili in Italia. La bellissima Albanella minore (qui un maschio) durante la migrazione sorvola i Quattro Ettari.

Nitticora

L’airone notturno (per le sue abitudini crepuscolari) migra in primavera ed autunno passando dai Quattro Ettari, sostando talvolta brevemente vicino alla piccola zona umida.

Rondone Maggiore

Più grande dei cugini comune e pallido, con il suo addome in parte bianco, il rondone maggiore sorvola il terreno dalla primavera all’ autunno. È tuttavia il meno comune dei tre rondoni.

Strolaga

Poco comune ma visibile sul mare.

Tortora dal collare

Uno dei simboli dei Quattro Ettari. Visibile tutto l’anno e nidificante, con il suo tubare rende l’estate ancor più caratteristica.

PIRO PIRO CULBIANCO

Oltrea al Piro piro piccolo, anche il Piro piro culbianco è visibile durante la migrazione. Di norma questo limicolo tende a farsi osservare dal lato del terreno antistante il mare.

Allodola

Un melodioso canto ce la fa distinguere subito quando passa in autunno e alla fine dell’inverno. Anche quando vola alta il suo canto la fa sempre apprezzare.

Balestruccio

Piccolo uccello migratore lo si osserva per il terreno in assoluta prevalenza durante la migrazione in primavera e alla fine dell’estate/inizio autunno. Il groppone bianco grande elemento identificativo. Spesso in primavera giunge in grandissimo numero dal mare insieme a rondini e topini.

storno

Acrobata del cielo. Quando passano a migliaia durante l’autunno e l’inverno sono un vero spettacolo visivo, probabilmente il più grande show aereo dei Quattro Ettari.

Lui piccolo siberiano

Come suggerisce il nome viene da molto lontano. Lo si può ammirare in inverno, soprattutto dopo periodi di freddo più intenso, quasi a voler portare un tocco di Siberia anche nei Quattro Ettari.

Verdone

Presenza fissa nel terreno, questo possente passeriforme è solito farsi osservare anche in gruppi.

Occhiocotto

Quotidiano visitatore è un’altra icona del terreno. Dagli arbusti al boschetto, dal giardino della abitazione a rovi e cespugli fa dei Quattro Ettari il suo regno.

Pettazzurro

Considerato una rarità tra i migratori in Italia, il Pettazzurro è stato avvistato nell’autunno 2022 nei Quattro Ettari, ovviamente zona ruscello. Insieme al Gabbiano corso e al Nibbio reale il più importante uccello che si può osservare nel terreno.

Codone

Anche le anatre nei Quattro Ettari. I codoni sono visibili ovviamente guardando verso il mare quando migrano seguendo la costa.

Regolo

Piccolo e agile, non sta mai fermo; al punto che nelle foto viene quasi sempre controluce. Fatto sta che anche il Regolo costituisce parte dello straordinario popolo dei Quattro Ettari.

Culbianco

Piccolo migratore, frequenta le aree del terreno con la vegetazione più bassa e pa presenza di rocce

Cuculo

Occasionale visitatore durante la migrazione primaverile, il cuculo si sofferma al sicuro tra i vari alberi del terreno per poi proseguire la migrazione.

Chiurli Piccoli

Veloci sul mare, si possono osservare in primavera durante la migrazione.

Strillozzo

Visitatore autunnale e invernale, approfitta del bosco della collinetta per fare roost. La sua presenza è importante perché questo piccolo uccello sta avendo un significativo calo della popolazione.

Saltimpalo

Il ”pigliamosche invernale” giunge nei Quattro Ettari per svernare e si trattiene sino alla primavera. Per trovarlo subito nonostante le piccole dimensioni basta solo osservare la punta di cespugli e, com’è suggerisce il nome, pali e paletti, utilizzati come posatoi per cacciare gli insetti.

Taccola

Corvide dai chiari occhi e dal volo elegante e leggero sorvola di tanto in tanto il terreno anche in gruppi numerosi.

Verzellino

Il cinguettio di questo colorato uccello è una delle principali “voci” dei Quattro Ettari, soprattutto d’estate quando i maschi cantano a squarciagola da posatoi sopraelevati.

Sparviere

Il più feroce dei rapaci presenti nei Quattro Ettari arriva in autunno e permane sino alla primavera. In questo arco di tempo nessun uccello è al sicuro da questo incredibilmente letale predatore, che non perdona mai.

Pigliamosche

Il migratore maggiormente osservabile in primavera e fine estate/inizio autunno. Caccia insetti nella pausa dalla migrazione da posatoi scelti accuratamente; su tutti uno in particolare: un vecchio filo arrugginito tra un palo e un albero soprannominato “il filo del pigliamosche”.

Garzette

Bianca come la neve. Elegante. Questo candido uccelli può essere osservato talvolta posato nella distesa adiacente la costa e in altre occasioni volare sul mare.

Nibbio bruno

Maestoso migratore, sorvola i Quattro Ettari prevalentemente in migrazione di andata. Coda meno biforcuta del cugino Reale ma non per questo meno bello.

Balia Nera

Bellissimo migratore africano che si osserva in primavera e autunno. Strettamente imparentato con i pigliamosche ama sostare in pausa dalla migrazione nel campo adiacente la abitazione e nell’area “la vasca”.

Forapaglie comune

Sempre nella zona umida, vicino all’acqua, è possibile osservare questo piccolo migratore, ben mimetizzato tra le canne e gli arbusti secchi.

Albanella Reale

Non facile da osservare, questo elegante rapace è visibile sporadicamente in inverno o alla fine dell’autunno quando giunge alle latitudini dei Quattro Ettari per svernare.

Tordo bottaccio

Dalle selve del Nord ai quattro ettari. Anche il tordo è un vero e proprio “portabandiera” della stagione autunnale. Soprattutto visibile nel mese di ottobre resta prevalentemente più nascosto con il sole alto per poi farsi osservare in più e più esemplari all’alba e al tramonto sia nella pineta che nel bosco della collina.

Rondine

Cosa sarebbero l’estate e la primavera senza loro simbolo?! La rondine, prezioso indicatore biologico, la si osserva dalla primavera all’autunno. Nidificante, ama fare roost nel canneto e, volando qua e là per il terreno diventa imprescindibile ed allietante presenza estiva.

Nibbio Reale

Il più grande rapace osservato nei Quattro Ettari. Coda forcuta, grande apertura alare e una innata eleganza. Osservarlo un vero e proprio privilegio, nonostante sia il rapace meno facilmente visibile.